Un avvenimento popolare di grande attualità,in qualche modo una sorpresa nel panorama sociale e civile italiano: la mobilitazione per il Family Day, iniziativa partita "dal basso", senza particolari appoggi politici o ecclesiastici, organizzata in due o tre settimane ma che ha dimostrato una grande sensibilità nella "base" familiare del popolo italiano, alle cui istanze e richieste la politica fatica moltissimo a rispondere.
Sono palesi le "influenze" su mass-media e mondo culturale delle potenti lobby economiche e culturali internazionali che tentano di distruggere l'umano nel mondo occidentale, riducendo le persone singole a "monadi" senza legami e dunque in balia dei mercati.
Una buona parte di italiani non vuole essere sottomessa da leggi malfatte e assistere passivamente alla rovina programmata della famiglia naturale che nel tempo e' giustamente diventata quella che oggi possiamo chiamare famiglia tradizionale.
Una buona parte di italiani non vuole essere sottomessa da leggi malfatte e assistere passivamente alla rovina programmata della famiglia naturale che nel tempo e' giustamente diventata quella che oggi possiamo chiamare famiglia tradizionale.
Family Day a Roma - Circo Massimo - sab.30 gennaio 2016
IL FAMILY DAY DEL 30 GENNAIO A ROMA SI SVOLGERA’ IN PIANTA STABILE
(CIOE’ SENZA CORTEO)
AL CIRCO MASSIMO
DALLE ORE 14 ALLE ORE 17
Roma, 19 gen. (Askanews) – Il Family Day contro il ddl Cirinnà che istituisce le unioni civili con la stepchild adoption, in programma a Roma sabato 30 gennaio, sarà una manifestazione statica al Circo Massimo, dalle 14 alle 17.
In una riunione tenuta oggi gli organizzatori hanno infatti deciso di abbandonare l’idea di un corteo fino a S. Giovanni (la piazza “storica” dei passati Family Day, 12 maggio 2007 e 20 giugno 2015) perché “stanno arrivando tantissime adesioni e San Giovanni potrebbe essere una piazza troppo piccola”.
Il programma degli interventi dal palco che sarà montato al Circo Massimo è ancora in via di definizione, ma di sicuro non ce ne saranno di politici. Previste di sicuro alcune testimonianze di famiglie, esperti giuristi e le conclusioni del neurochirurgo e presidente del comitato “Difendiamo i nostri figli” e portavoce del Family Day, Massimo Gandolfini.
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