Tuesday, May 30, 2017

3 Giugno a Reggio Emilia: Processione di pubblica riparazione per il Gay-Pride del nord Italia

3 Giugno a Reggio Emilia: Processione di pubblica riparazione per il Gay-Pride del nord Italia

Avevamo parlato qui della inquietante veglia di preghiera parrocchiale "per le vittime dell'omofobia, della transfobia" con annessa presentazione a cura del parroco. Un vero cavallo di Troia: con la scusa di accogliere le persone omosessuali si accoglie l’omosessualità, non distinguendo più tra peccato e peccatore

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Carissimi amici e lettori di Chiesa e post-Concilio,


Siamo a presentarvi il neonato "Comitato Beata Giovanna Scopelli", costituito per un preciso motivo a cui tutti - pensiamo di poterlo dire - siamo chiamati a prestare quantomeno ascolto. Come tanti di voi già sapranno, il 3 Giugno 2017 avrà luogo nella città di Reggio Emilia il più nefando e pubblico manifesto della sodomia: il gay pride, nominato dagli stessi organizzatori del party "REmilia Pride".
Inutile nascondere la portata enorme che costoro hanno voluto dare all'evento, il quale non può appunto essere considerato come qualcosa di meramente legato alla città di Reggio o all'Emilia-Romagna. Esso ha infatti il primato su tutte le altre manifestazioni LGBT che si terranno al nord e al centro-Italia, per due motivi particolari:
  1. la Sig.ra Monica Cirinnà, la quale non necessita di essere presentata, si è fatta grande paladina di questo evento, nonché forte amica delle Arcigay Emiliane.
  2. Reggio Emilia è stata scelta per un altrettanto motivo "simbolico" ( ripugna usare il termine "simbolico" per una cosa simile, ma tant'è... ), la città essendo stata fra le prime - più precisamente la prima - a "celebrare" un'unione (in)civile dopo il c.d. ddl Cirinnà.
Fatte nostre queste semplici introduzioni giungiamo presto a spiegare quale scopo si prefigge questo comitato e da chi è e sarà composto.


La prima delle spiegazioni è molto semplice: si prefigge lo scopo di organizzare una grande PROCESSIONE A RIPARAZIONE DELLO SCANDALO PUBBLICO che il gay pride proferirà in tale data. Il peccato impuro contro natura, come insegna il Catechismo, grida vendetta al cospetto di Dio e, quando palesato ed esternato in foro esterno, pubblicamente, attira ancor più l'ira del Signore sopra al popolo; ancor più sopra la nazione che presta fianco a simili manifestazioni: "e non solo commettono tali cose, ma anche approvano chi le fa", dice San Paolo circa la sodomia.
Ad un evento pubblico così grave, dove viene offeso e schernito il Sacro Cuore di Gesù, deve corrispondere un'altrettanta manifestazione pubblica riparatoria. Qualcuno potrebbe pensare che tanti di questi eventi ormai esistono. E non sbaglierebbe a pensarlo, certo. Tuttavia va detto che non fare niente per la serie "inutile fermare un solo furto poiché tutti in Italia rubano" non è certo una soluzione. 
Noi cattolici dobbiamo tornare ad occuparci anche di questo, dimostrando ed esternando sopratutto pubblicamente la nostra Fede. A difesa dell'unico e vero Credo in Nostro Signore Gesù Cristo, a difesa della Sua Immacolata Madre, a difesa delle virtù come la Purezza, la Castità, e a tutto ciò che la Santa Madre Chiesa lungo i secoli sempre ha raccomandato.
L'intento di questo Comitato, che si pone sotto la protezione di una Beata Carmelitana, è proprio quello di far risplendere, in un giorno di buio e di grave peccato, il lume della Fede Cattolica. 
L'impegno richiesto è di portata nazionale, poiché, come si diceva all'inizio, tutti siamo chiamati ad ascoltare lo strazio della Madre che piange il Figlio continuamente flagellato da un mondo inverso e da una neo-chiesa complice di questa inversione.

Proprio per questa occasione riteniamo quanto mai importante porre una tregua alle mille divisioni esistenti in seno al cosiddetto ambiente tradizionalista o conservatore che sia, perché la posta in gioco è alta, e chiama tutti, aldilà delle sfumature di sorta, a combattere per una causa comune su cui non c'è motivo per transigere. 
Ecco perché un nuovo Comitato, creato giust'appunto per l'evento del 3 Giugno e che vuole convogliare al suo interno, nel modo più libero e privo di "cappelli", le diverse realtà cattoliche fedeli a quanto la Chiesa ha sempre insegnato sul tema dell'omosessualità. 
Occorre l'aiuto di tutti, certi che questa possa essere una buona occasione per mettere da parte - almeno per un giorno - i solipsismi che spesso albergano nel nostro mondo, dando piuttosto priorità ad un atto pubblico da offrire al Signore e a Maria Santissima come offerta riparatoria dello scandalo peggiore che possa compiersi.

È giunto il momento che i cattolici di buona volontà si uniscano in modo solido e coeso, come accadde nel gay pride del 2000 a Roma, ove tante realtà cattoliche si unirono per riparare pubblicamente alla manifestazione LGBT sotto il nome di "Comitato per una Roma cristiana".
Per seguire le ulteriori informazioni circa questo evento invitiamo tutti ad iscriversi al gruppo Facebook ( cliccando qui ) aderendo e diffondendo quanto più possibile questa iniziativa, che ha bisogno dell'impegno e delle forze di tutti.

Per chi conoscesse o avesse letto il Signore degli Anelli, è l'ora della cavalcata di Gandalf e dei fuochi accesi nella Terra di Gondor.

« Su, Ombromanto! Dobbiamo affrettarci. Il tempo è breve. Guarda! Gondor ha acceso i suoi fuochi e invoca aiuto. La guerra è scoppiata. Vedo fuoco su Amon Dîn e fiamme ad Eilenach; e lì ad occidente vedo Nardol, Erelas, Min Rimmon, Calenhad e l'Halifirien alle frontiere di Rohan » ( il Signore degli Anelli- Il ritorno del re, capitolo I.)
http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2017/05/3-giugno-reggio-emilia-processione-di.html

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