Un talentuoso teologo e filosofo tomista, monsignor Andrea Cappellazzi, all’inizio del secolo scorso scrisse un bel trattato sugli aspetti sociali e politici del culto eucaristico, asserendo che non vi potesse essere una vera attività politica che non passasse attraverso il culto della Regalità sociale di Gesù Eucaristico. Verità sostanziali, certo scomodissime e lontane dal sentire di oggi ma sostanziali. Ecco perché in fondo la Santa Messa (di San Pio V, giova ribadirlo) è il vertice di ogni agire sociale, è e deve essere l’Alpha e l’Omega di ogni azione politica, ecco perchè è il centro della Civiltà. Ora se questo centro si oscura QUASI ovunque per molti decenni e poi riappare più o meno marginalmente, coperto dai cascami dell’estetismo, del ritualismo o della banalizzazione ideologica, oppure separato dal Corpo dottrinale bi-millenario del Depositum Fidei , è come un capo mozzato e non bastano le ciprie ed i belletti di sontuose liturgie a renderlo meno orribile e più “vivo”. A voi, cari lettori, le debite conclusioni e gli ulteriori approfondimenti.
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