Il 21 febbraio 1984, durante un esorcismo, padre Heinrich Kreuzer interroga
il demonio, imponendogli di rispondere in nome della Santissima Trinità. Le
risposte raccolte formano un insolito “catechismo” per i nostri tempi.
Esorcista: In nome della Santissima Trinità, del Padre, del Figlio e dello
Spirito Santo, in nome di Maria, l’Immacolata Concezione, di’ ciò che Dio ti
impone di dire; solo la verità, su tutto il resto taci!
Demonio: Io parlo solo
quando l’Altissimo o Quella [si riferisce alla Madonna] lo vogliono e mi
costringono a questo. Se dipendesse da me, io non parlerei. Noi non vorremmo
mai parlare, non avremmo mai voluto dire tutto ciò che l’ossessa ha dovuto
dire. Noi vorremmo tacere... [Grida]. Ma sono costretto a farlo e questo è per
me una tremenda umiliazione. È spaventoso dover dire cose che servono alla
vostra salvezza.
Esorcista: Di’ ciò che il Cielo ti comanda di dire.
Demonio: Il Cielo vuole
che in questo tempo finale vengano invocati gli Angeli. In questo tempo
spaventoso in cui l’Anticristo è già all’opera, anche se non ancora
apertamente, è una grave trascuratezza non cercare l’aiuto degli Angeli: può
portarvi all’eterna rovina. Questa è una verità che io odio e mi tormenta il
dovervela dire, perché reca danno a noi dell’inferno, ma sono stato costretto a
dirvela dall’Altissimo e da Quella... [Grida come un pazzo]. Non voglio
parlare!
Gli Angeli possono fare da contrappeso
all’inferno, possono neutralizzare le insidie che noi vi tendiamo e il male che
cerchiamo di farvi. L’Altissimo ha affidato agli Angeli tutti gli uomini e tutto l’Universo.
Per la loro grandezza, maestà e potenza nessun’altra creatura è paragonabile a
loro. Gli Angeli sono in Cielo e anche sulla terra, ma la loro azione a vostro
vantaggio resta inefficace se voi non li invocate e se non ponete in essi la
vostra fiducia. Esiste un’armonia
meravigliosa in questo mondo angelico che noi assolutamente non vorremmo
manifestare: tutto è armonia e grazia che solo l’Altissimo [guarda all’insù]
poteva concepire e donare a voi per venirvi in aiuto.
Io, Belzebub, sono costretto
dall’Altissimo a dirvi questo, anche se non vorrei. Sono costretto a dirvi come
sono gli Angeli perché ho visto il loro regno e conosco la loro maestà. Avrei
preferito non vedere tutto questo, perché il ricordo della loro gloria mi
brucia e mi brucerà per sempre. Anch’io avrei potuto essere come loro,
ma non ho voluto piegarmi ai disegni dell’Altissimo, non l’ho voluto servire.
No, io non lo servo, non lo voglio servire e per questo dovrò espiare per tutta
l’eternità! [urla]. Io non vorrei parlare, ma devo!
Moltissime grazie vanno perdute per
l’umanità perché non prega gli Angeli e in particolare gli Angeli custodi. Sono
moltissimi quelli che non pregano nemmeno una volta all’anno il loro Angelo
Custode, mentre egli sta loro vicino, li serve continuamente e con
sollecitudine porta loro aiuto giorno e notte. Gli Angeli sono spiriti
fedelissimi, santi, puri. Nessuna madre, tranne Lei [la Madonna], è così
premurosa con le sue creature quanto l’Angelo lo è con voi. È disastroso non
accogliere tali grazie e non pregare questi puri spiriti potenti e
servizievoli. Ed è disastroso per voi che si parli tanto poco del loro aiuto.
Esorcista: Parla in nome…
Demonio: Io sono il
secondo in altezza [cioè in dignità] e mi trovai d’accordo con la scelta di
Lucifero; per questo fui espulso violentemente dalla beatitudine del Regno dei
Cieli e fui precipitato nell’oscuro regno dell’inferno. Mille e mille volte al
giorno io vorrei recitare le parole degli Angeli, se questo mi fosse possibile
e fosse utile. Ma ormai non posso più e anche se potessi non mi servirebbe a
niente. Io sono dannato, perduto per l’eternità,
perduto per sempre! Purtroppo, per mia sofferenza, per mia umiliazione, oggi
devo dirvi ancora una parola su ciò che voi uomini avete dimenticato.
Proprio in questo vostro tempo, il tempo non della giusta valutazione, ma
dell’esaltazione del corpo, ogni pretesto vi appare buono per peccare contro il
pudore e la purezza. Anche lo sport vi aiuta in questo. Pensate alle
pattinatrici o alle atlete di altri sport: pur di avere più possibilità di
vittoria si svestono in maniera esagerata. Ma la ragione vera è un’altra: non è
per conseguire più facilmente la vittoria che si spogliano in quel modo, ma per
una questione di vanità.
Quante donne oggi, per la superbia della carne, mostrano in maniera
provocante il loro corpo! Senza pudore! Senza disagio! Con la più grande
naturalezza, fingendo di non rendersi conto che stanno provocando scandalo a
tante persone e favorendo così la propria e l’altrui rovina eterna. Quanti e
quanti uomini, infatti, e quanti e quanti bambini sono portati a guardarle con
malizia! Guai a chi pecca e fa peccare in questo modo! Sono costretto a dire che una donna che non è vestita correttamente
talvolta pecca senza esserne pienamente consapevole, ma non per questo è senza
colpa, perché genitori, sacerdoti ed educatori almeno qualche volta le hanno
parlato del pudore e, se anche non fosse stata educata in questo senso, glielo
grida la sua coscienza che un certo abbigliamento diventa provocazione e
tentazione per chi la vede così poco vestita. E così, quando si ostina ad
ignorare questo, induce molti uomini e molti bambini e giovani a pensieri
peccaminosi, li rende facilmente vittime della passione della carne e li porta a
peccare gravemente. L’Alta [parla della Madonna] a Fatima ha
raccomandato: «Vestitevi decentemente e imparate da Me». Ma ora basta, non
voglio parlare!
Quante donne di oggi creano danni irreparabili nelle anime di molte altre
persone, per cui, se pentendosi in tempo riusciranno a salvarsi, in Purgatorio dovranno pagare amaramente
questo loro peccato: bruceranno in tutte quelle parti del loro corpo che hanno
spudoratamente scoperto. I loro torbidi pensieri di oggi e il loro insano e
ostinato desiderio di apparire o di provocare daranno vita per loro a un’atroce
tortura. Se poi non si convertiranno,
bruceranno per sempre all’inferno. La loro pelle si staccherà a brandelli e
cadrà. Allora saranno davvero carne nuda, carne sanguinante, se non si saranno
pentite, amaramente pentite, finché erano in tempo, se non avranno espiato per
quanto hanno rovinato in altre anime.
Demonio: Tu mi costringi
a parlare della tragedia che chiama in causa ogni uomo, obbligato a scegliere
tra l’Altissimo e la sua Legge da una parte, e il rifiuto di Lui e della sua
Legge dall’altra... tra la gloria eterna e la dannazione eterna. Io sono
costretto a ripetere ciò che un santo sacerdote diceva nell’insegnamento della
Dottrina ai suoi bambini: «Seguite sempre l’Altissimo in umiltà. Se sarete
disprezzati, sopportate questo con umiltà e pazienza, ma fate soltanto ciò che
vuole l’Altissimo e osservate sempre i suoi Comandamenti. Osservateli fino alla
morte. Siate fedeli fino in fondo e l’Altissimo vi darà la corona della vita
eterna» [grida piangendo]. Sono parole tremende, ma vere! Quasi nessuno però ci
crede; la mentalità che oggi domina nel vostro mondo è all’opposto: quasi tutti
cercano il successo, il potere, il piacere, la ricchezza. Si vuole essere
onorati, ammirati. Soprattutto è idolatrata la bellezza. L’Altissimo non
esercita più alcun fascino su di voi, ciò che vi affascina oggi è tutto ciò che
si oppone a Lui. L’Altissimo vi appare
come nemico della vostra gioia e della vostra libertà, gioia e libertà che vi
illudete di trovare lontano da Lui e contro di Lui. È questo il grande inganno
che siamo riusciti a seminare in tutto il mondo.
Demonio: Chi vive secondo la Legge dell’Altissimo non conta niente, è
deriso, è calpestato, è disprezzato. Ma sono anche costretto a dirvi che un
giorno si capovolgeranno le sorti: i gaudenti saranno colpiti dalla giustizia
dell’Altissimo. Per questo, o uomini, pensate alla vostra fine; la vostra vita
e i vostri piaceri passeranno molto più in fretta di quanto non pensiate. Chi
invece in questa vita ha sofferto ed è stato umiliato per la sua fedeltà,
conoscerà la gloria per la Vita eterna. Sembravano sconfitti, ma appariranno
vincitori; sembravano pazzi, ma appariranno come i veri sapienti, perché hanno
guardato all’esempio di Colui [si riferisce a Cristo] che li ha preceduti e
sostenuti con la sua forza. Dopo una vita di dolori e di disprezzo, di vergogna
e di fatica, di tenebre e di croci... raccoglieranno e per sempre la gioia
meritata. Il pensiero della loro vittoria ci riempie di rabbia. Ma ora
bastaaaaa... non voglio più parlare!
Chi ora è disprezzato per la sua fedeltà all’Altissimo splenderà di una
bellezza impensabile, ma coloro che in vita si sono insuperbiti per la loro
bellezza avranno un aspetto terrificante: essi per primi ne proveranno orrore.
I loro volti, un tempo affascinanti e ammirati, diventeranno come il viso di un
lebbroso; i loro corpi saranno torturati in eterno dai vermi dell’impurità e
sarà pestifero l’odore che emaneranno per i loro peccati. Nulla più resterà
della loro bellezza. Ogni dannato contribuirà a fare dell’inferno la “mostra
degli orrori”. È difficile accettare di essere umiliati; ma io, Belzebub, sono
costretto a dirvi: esercitatevi nell’umiltà, coltivate il pudore e osservate
tutti i Comandamenti finché siete in tempo. Umiliatevi e lasciatevi umiliare
dagli altri anche se non lo avete meritato. Piegate umilmente il capo, anche se
siete nel giusto. Piegate il capo tranne nel caso che sia Dio a non volerlo.
Un sacerdote, ad esempio, deve presentare sempre chiaramente e completamente la Fede, disposto a combattere in difesa delle Verità tradite o taciute dai modernisti che si sono infiltrati nella Chiesa; deve parlare non solo della misericordia, ma anche della giustizia dell’Altissimo; deve parlare del Premio eterno e del castigo eterno; deve parlare degli Angeli e anche di noi, angeli ribelli e dannati; deve parlare del peccato e non tacere, come molti fanno in questo tempo. Naturalmente anche un laico non deve mai piegare il capo quando è in gioco la verità; se poi per questa sua fedeltà incontrerà grandi lotte e penose opposizioni... preghi e si sacrifichi per le persone incredule che lo fanno soffrire.
Un sacerdote, ad esempio, deve presentare sempre chiaramente e completamente la Fede, disposto a combattere in difesa delle Verità tradite o taciute dai modernisti che si sono infiltrati nella Chiesa; deve parlare non solo della misericordia, ma anche della giustizia dell’Altissimo; deve parlare del Premio eterno e del castigo eterno; deve parlare degli Angeli e anche di noi, angeli ribelli e dannati; deve parlare del peccato e non tacere, come molti fanno in questo tempo. Naturalmente anche un laico non deve mai piegare il capo quando è in gioco la verità; se poi per questa sua fedeltà incontrerà grandi lotte e penose opposizioni... preghi e si sacrifichi per le persone incredule che lo fanno soffrire.
Oggi non pochi sacerdoti cattolici si sono smarriti, non sanno più da che
parte andare e questo perché, più che restare radicati nella loro Fede, si sono
lasciati condizionare dalle varie opinioni del momento. Ci sono oggi troppi
sacerdoti superbi nello spirito, non fedeli alla Verità; per questo nel mondo e
nella Chiesa c’è una così grande oscurità e così tanta miseria ed è per questo
che i cattolici, che sono veramente tali, e i sacerdoti fedeli soffrono molto:
vengono messi da parte come valessero nulla, o addirittura sono trattati come
persone squilibrate, o come persone che hanno abbandonato la retta via. Ma
questo è il pensiero degli uomini, non dell’Altissimo.
Sono costretto a dirvi: restate fedeli alla verità del Vangelo, sostenete e
difendete ciò che è vero e ciò che è buono, anche se verrete calpestati come
foste gramigna inutile e dannosa; un giorno avrete gioia e gloria per questa
vostra sofferta fedeltà! Verrà il giorno in cui questa “gramigna” calpestata e
considerata inutile e dannosa verdeggerà e fiorirà. Poveri quei cristiani e
quei sacerdoti che per aver abbandonato la via della Verità sono diventati
ciechi! Ma voi perseverate, rimanete fedeli. Verrà la fine, più presto di
quanto crediate. Non voglio dire nient’altro!
Demonio: è tanto breve la vostra vita sulla terra!
Brevi sono le gioie del peccato e interminabile, eterna è la condanna. Così
pure breve è il tempo delle croci, anche se sembra interminabile, mentre eterno
sarà il premio a voi concesso per la vostra fedeltà. Quanto poco valgono le
gioie del peccato che potete godere in questo mondo, se pensate alla spaventosa
situazione che esso porta con sé per l’eternità e spesso già in questa vita!
Sì, il peccato porta spesso con sé il suo castigo anche in questo mondo. Chi invece soffre in questa vita può essere riconoscente all’Altissimo, perché con le sue sofferenze riduce o elimina del tutto la pena del Purgatorio. Non sottovalutate il Purgatorio: i dolori che là si soffrono sono terrificanti in confronto ai dolori della vita. L’inferno però è ancora più terrificante e non avrà mai fine. Perciò voi, se foste furbi e saggi, cerchereste di cancellare, finché siete nella vita terrena, tutte le pene che altrimenti dovreste patire in Purgatorio.
Sì, il peccato porta spesso con sé il suo castigo anche in questo mondo. Chi invece soffre in questa vita può essere riconoscente all’Altissimo, perché con le sue sofferenze riduce o elimina del tutto la pena del Purgatorio. Non sottovalutate il Purgatorio: i dolori che là si soffrono sono terrificanti in confronto ai dolori della vita. L’inferno però è ancora più terrificante e non avrà mai fine. Perciò voi, se foste furbi e saggi, cerchereste di cancellare, finché siete nella vita terrena, tutte le pene che altrimenti dovreste patire in Purgatorio.
Pregate l’Altissimo [guarda in su], pregate per avere da Lui la grazia del
pentimento e per divenire migliori. Io sono stato costretto a dirvi queste
cose; ora tocca a voi saperne approfittare.
Padre Heinrich Kreuze
http://eucharistandmission.blogspot.it/2015/07/il-cielo-costringe-satana-parlare.html
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