Monday, February 2, 2015

Fraternita Sacerdotale San Pio X e Marchetti : stessa errore

 Prove generali del Vaticano III contro la Dominus Jesus- Chiesa e post concilio
Abbreviata
...I fautori del Vaticano Terzo infatti hanno in speciale antipatia la Dichiarazione Dominus Jesus, vista come un testo che volle porre, pur coi limiti dei testi di compromesso, un freno ai loro progetti di estrema dissoluzione dei contenuti della fede. Il dissenso non si limita a parti accidentali o a ciò che potrebbe in certa misura essere ancora una questione aperta, ma si scatena proprio
sul contenuto di fondo, ovvero sull’unicità della salvezza in Gesù Cristo e per mezzo di Lui solo, diffondendo di fatto l’aperta eresia.
Lionel:
L'errore Marchetti ha influenzato Dominus Iesus e quindi questo documento non dice chiaramente che tutti bisogna entrare nella Chiesa con 'fede e il battesimo' e non ci sono eccezioni defatto nei tempi presenti (del 2000).
La errore di cardinale Francesco Marchetti-Selvaggiani  che si limita a tutti la salvezza di essere legati a Gesù ed esclude la necessità della Chiesa cattolica secondo il dogma extra ecclesiam nulla salus.

 La Fraternità San Pio X, Italia che hanno pubblicato questo rapporto anche utilizzare l'inferenza Marchetti. Lo usano per l'interpretazione del Concilio Vaticano II e poi rifiutano il Concilio.
English Translation :
The Marchetti error has influenced Dominus Iesus and so this document does not say clearly that every one needs to enter the Church with 'faith and baptism' and there are no defacto exceptions in the present times i.e 2000.
Due to the Marchetti error, Dominus Iesus, restricts itself to all salvation being related to Jesus and excludes the necessity of being a member of the Catholic Church, according to the dogma extra ecclesiam nulla salus.SSPX ,Italy who have posted this report also use the Marchetti inference. They use it in the intèrpretation of Vatican Council II and then reject the Council.
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Tale contestazione, che cova sommessamente sotto la cenere da anni (nel febbraio 2011 la nostra rivista scrisse L’Osservatore Romano attacca la “Dominus Jesus” e l’ “Ecclesia Dei”? - qui), coinvolge anche l’altro testo connesso alla problematica e purtroppo noto quasi solo fra specialisti, la Notificazione sul libro del Père Dupuis[4]. Su quest’ultima ci soffermeremo, essa infatti - più concisa della Dominus Jesus, cui si riconnette, e forse più puntuale - usa delle espressioni che hanno la “colpa” di un certo coraggio dottrinale e di certa nettezza espressiva. Affermazioni che non a caso hanno attirato i violenti strali della “Scuola di Bologna” ed anche di chi - su famiglia e matrimonio - vorrebbe giustificare teologicamente il divorzio tra il Vangelo di Cristo e un nuovo “soffio dello Spirito”. Un disegno teologico (o meglio ideologico) piuttosto ampio.
Lionel:
Un 'disegno teologico' grazia a cardinale Francesco Marchetti.
Premettiamo che per la dottrina della Chiesa non è impossibile la salvezza al di fuori dei confini visibili della Chiesa cattolica, e - senza aspettare la scoperta delle Americhe, né gli odierni teorici dell’ “inclusivismo pluralista” - già San Tommaso ne parla[6], ma tale unione a Cristo Salvatore avviene “malgrado” l’appartenenza alle false religioni.
Lionel:
Per cardinale Marchetti c'era salvezza al di fuori dei confini visibili della Chiesa cattolica. Anche per Fraternità San Pio X.Loro hanno accetato di inferenza sbagliata di Marchetti e condannato Feeneyismo.
Feeneyismo dice che invincibile ignoranza e una possibilita con battesimo di aqua ma non e una eccezione per il dogma. Per Marchetti e FSSPX e una eccezione. Come una possibilita e un de fatto eccezione. Come chi e invisibile diventa visibile per Don PierPaulo Petrucci e Don Mauro a Albano?!
Ovvero l’appartenenza ad esse non è assolutamente causa di salvezza,
Lionel:
Cosi dice Cardinale Marchetti in Lettera Sant Ufficio 1949. E una inferenza senza precedente. E una inferenza non tradizionale. Non e referenza in Mystici Corporis o Concilio di Trento. E una negazione di dogma che era definito di tre Concilio.
perché esse non sono strumento della grazia di Cristo, anzi in sé esse sono un ostacolo alla salvezza. È vero tuttavia che accidentalmente in esse possono essere presenti alcune verità in quanto derivate dalla Rivelazione primitiva, dalla legge naturale o anche da un non impossibile intervento soprannaturale (quoad modum) in singoli casi non riconducibili alla falsa religione in quanto tale, come nel caso tradizionalmente ammesso delle Sibille pagane, che su Cristo poterono profetizzare il vero. Mai però l’intervento divino accredita tali false religioni, ma solo permette che in esse permangano dei barlumi di verità, perché sia facilitato l’abbandono dell’errore e si entri - o almeno si abbia il desiderio anche solo implicito di entrare (cfr. Mystici Corporis)
Lionel:
o almeno si abbia il desiderio anche solo implicito di entrare !
Per Pere Dupuis e Fraternita Sacerdotale San Pio a Albano,Italia questi casi sono esplicita.Quando è esplicita loro sono erano un eccezione per Feeneyismo.
Don Leonard Feeney ha fatto una sbagliato perchè cardinale Marchetti posse vedere questi casi in cielo chi e eccezione sulla terra per il dogma!!
Mystici Corporis non ha detto che battesimo di desiderio e una eccezione per il dogma extra ecclesiam nulla salus. Non ha detto che questi casi fisicamente, defacto, visibile a noi.Non e detto che noi conosciame questi casi che ha ricevuto salvezza senza la battesima di aqua. Questo tutto e la inferenze di lettere di Cardinale Marchetti per il Archivescovo di Boston.
 
- nell’unica Arca di salvezza: la Chiesa Cattolica, Apostolica e Romana, ovvero l’unica società soprannaturale visibile che sia mediatrice di salvezza.
Come sa bene chi conosce la tattica dei modernisti, essi raramente affermano in maniera chiara ciò che è apertamente condannato dalla Chiesa,
Lionel:
Mi dispiace dire cosi my la Chiesa ha insegnato una eresia nel 1949 .
insinuano piuttosto contenuti pericolosi per il dogma - anche ritrattandosi se necessario in altri contesti - per poi tornare all’attacco con una dose di veleno ancora maggiore. Spessissimo poi fanno uso del dato soggettivo-immanente, concentrando l’analisi più che sul significato delle parole o dei testi, sulle intenzioni interne (ed insondabili) degli autori, peraltro elasticamente (ed utilmente) interpretate.
Aggiungiamo anche, se proprio si vuol restare su questo terreno soggettivo, l’affermazione che fece lo stesso Jacques Dupuis, il quale dopo l’accettazione della Notificazione del 2001, confermava la “sua volontà di rimanere fedele alla dottrina della Chiesa e all’insegnamento del Magistero”.
Lionel:
Con il errore di Marchetti la Notificazione ha ambiguita.
si servirebbe di esse in quanto tali per infondere la grazia, ma addirittura ci si avventura in una idea di “complementarietà” delle altre religioni rispetto al Cristianesimo.
Lionel:
Questo e lingua vaga e non e concreto come il dogma sul salvezza perchè cardinale Marchetti ha detto che c'e salvezza fuori della Chiesa.
Chi e loro nome e cognome che ha ricevuto salvezza cosi?
Sarebbe come se la salvezza, attraverso il Verbo e lo Spirito, si rendesse possibile anche nelle false religioni non solo “malgrado esse”, come dice la retta dottrina; non solo “servendosi di esse, benché non principalmente”, come dice certo “relativismo moderato” definito (eufemisticamente) “cristocentrismo inclusivo”; ma addirittura “attraverso esse” in quanto “vie complementari” - di fatto alternative - alla salvezza attraverso Gesù Cristo.
Lionel:
Perchè Marchetti ha detto che c'e salvezza fuori della Chiesa , come, lui conosce qualcuno che ha ricevuto salvezza senza il battesimo di acqua?
 
La condanna delle eresie connesse all’opera del Dupuis
Il 24 gennaio 2001, dopo lunga analisi e con parole che non mancano di trovare scusanti soggettive per l’autore, per ordine di Papa Giovanni Paolo II, il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede all’epoca Card. Ratzinger, “con l’intento di salvaguardare la dottrina della fede cattolica da errori, ambiguità o interpretazioni pericolose” - si legge nel Preambolo -, firma la Notificazione a proposito del libro del P. Jacques Dupuis, s.j., “Verso una teologia del pluralismo religioso”.
Lionel:
La eresia comincia con Cardinale Marchetti e cardinale Richard Cushing.
La Notificazione con toni abbastanza chiari (i grassetti sono nostri) afferma dapprima che “Deve essere fermamente creduto che Gesù Cristo, Figlio di Dio fatto uomo, crocifisso e risorto, è l’unico e universale mediatore della salvezza di tutta l’umanità” (n. 1).
Lionel:
E non e necessaria che tutti entrano nella Chiesa cattolica per salvezza?
In seguito - gli errori del père Dupuis alterando, più o meno indirettamente, anche la dottrina dell’unione ipostatica e della Divinità di Cristo - ribadisce: “Deve essere pure fermamente creduto che Gesù di Nazareth, Figlio di Maria e unico Salvatore del mondo, è il Figlio e il Verbo del Padre. Per l’unità del piano divino di salvezza incentrato in Gesù Cristo, va inoltre ritenuto che l’azione salvifica del Verbo sia attuata in e per Gesù Cristo, Figlio incarnato del Padre, quale mediatore della salvezza di tutta l’umanità.
Lionel:
E tutti non bisogna entrare nella Chiesa cattolica perche Marchetti conosce qualche eccezione!
È quindi contrario alla fede cattolica non soltanto affermare una separazione tra il Verbo e Gesù o una separazione tra l’azione salvifica del Verbo e quella di Gesù, ma anche sostenere la tesi di un’azione salvifica del Verbo come tale nella sua divinità, indipendente dall’umanità del Verbo incarnato” (n. 2).
Lionel:
Tutti de fatto, in realita, non bisogna entrare nella Chiesa cattolica?
Si dichiara che non v’è nessuna complementarietà delle altre religioni nella via della salvezza poiché : “la rivelazione storica di Gesù Cristo offre tutto ciò che è necessario per la salvezza dell’uomo
Lionel:
Anche in la Chiesa Protestanti, in generale ?
 
e non ha bisogno di essere completata da altre religioni” e che è “contrario alla fede della Chiesa sostenere che la rivelazione di/in Gesù Cristo sia limitata, incompleta e imperfetta” (n.3).
Come pure è anche “contrario alla fede cattolica considerare le varie religioni del mondo come vie complementari alla Chiesa in ordine alla salvezza” (n.6).
Lionel:
Si, ma c'e salvezza fuori della chiesa cattolica per cardinale Marchetti e dope la Internationazionale Commissione Teologica,Vaticano, e Concilio per Unita Cristiana, Concilio per il Clero,Dichiarizione Balamund ecc.
Né tantomeno “ha alcun fondamento nella teologia cattolica ritenere queste religioni, considerate come tali, vie di salvezza, anche perché in esse sono presenti lacune, insufficienze ed errori, che riguardano le verità fondamentali su Dio, l’uomo e il mondo” (n. 8).
Lionel:
Si ma Marchetti indicato che e possible! Perche c'e salvezza fuori della Chiesa cattolica!
Né si può parlare di un “soffio dello Spirito Santo” che oltrepassa il Vangelo e va “oltre” Gesù Cristo e le Sue parole di vita eterna: “ La fede della Chiesa insegna che lo Spirito Santo operante dopo la risurrezione di Gesù Cristo è sempre lo Spirito di Cristo inviato dal Padre, che opera in modo salvifico sia nei cristiani sia nei non cristiani. È quindi contrario alla fede cattolica ritenere che l’azione salvifica dello Spirito Santo si possa estendere oltre l’unica economia salvifica universale del Verbo incarnato” (n.5).
Lionel:
Ma c'e salvezza fuori della Chiesa cattolica e questi casi a consosciuto a noi (1949)
L’odio recentemente riversato su tale testo, infatti, ha anche una ragione di più scottante attualità. Le note insostenibili tesi che si volevano imporre al recente Sinodo della famiglia, come è noto, sono state precedute anche da un lavorio “teologico” che permettesse di “oltrepassare” l’ostacolo delle troppo chiare parole di Cristo.
Lionel:
Come la inferenza di Cardinal Marchetti chi e ufficiale.
Era necessario ipotizzare un “soffio dello Spirito” che salvasse gli uomini “aldilà” di quello che loro chiamano l’ “evento Cristo”, permettendo così di andare “oltre” le parole del Vangelo.
Lionel:
Prima precedente in la Chiesa cattolica era in 1949.
Non a caso la “veste teologica” che si voleva dare a certe tesi sinodali sull’accesso indiscriminato all’Eucarestia - coraggiosamente bocciate, almeno nel 2014 - era quella di fare un parallelismo con la “larghezza” delle vie di salvezza dei non cristiani. “Vie” che potrebbero andare in certo modo anche “oltre Cristo” (pur salvando la facciata di qualche eventuale riferimento a Lui) e “oltre la Sua legge”...
Lionel:
Ritorna a irrazionalita di Marchetti.
 
In conclusione va sottolineato che il problema coinvolge tutta la Chiesa, ben aldilà delle personali vicende del complesso gesuita. A coloro che usano il defunto per manovre politico-ideologiche, rispondiamo: Iam parce sepulto. Va anche detto infatti che la pertinace ostinazione nell’errore e nell’eresia che di fatto gli si attribuisce può godere forse di eventuali attenuanti, mentre di tale benevolo privilegio non gode l’ostinazione di chi sfrontatamente continua oggi a difendere tesi anche severamente condannate, fino ad opporsi sulle pagine dei più importanti quotidiani ed anche in autorevole sede teologica - con perseveranza luciferina - all’evidenza della dottrina cattolica.
Lionel:
La Lettera di Sant Ufficio 1949 e approvato anche e magisteriale.
La irrazionalita e eresia e chiaro in questa Lettera.E responsabile per la confusion nel Concilio Vaticano II.
Anche FSSP Alabano interpretato Concilio Vaticano Ii con il eresia di Marchetti.
-Lionel Andrades
 

L’interessata riesumazione del Père Dupuis

lunedì 2 febbraio 2015

Prove generali del Vaticano III contro la Dominus Jesus

La recente disquisizione di Disputationes Theologicae, che riprendiamo di seguito è, come al solito, chiara ed argomentata. Peccato che questa ed altre valide puntualizzazioni restino del tutto ignorate dall'attuale gerarchia. Ma non dai fedeli attenti e non lobotomizzati dalla manipolazione incessante.

Prove generali del Vaticano III contro la Dominus Jesus

L’interessata riesumazione del Père Dupuis

Non è un caso che da qualche tempo, nell’attuale complesso quadro dottrinale ed ecclesiale, sia in atto - unitamente ad una vera e propria “liquidazione” organizzata della Dominus Jesus - un’opera di rivalutazione delle teorie del gesuita Jacques Dupuis, la cui condanna, sotto il Pontificato di Giovanni Paolo II, fu un evento di portata non secondaria. In nome del famoso “Spirito del Concilio” (ormai Vaticano III o IV) sono state anche avanzate delle aperte accuse all’allora Card. Ratzinger - Benedetto XVI -, affermando che l’allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede non sarebbe stato in sintonia con Giovanni Paolo II[1]. Quest’ultimo - non senza una buona dose di spregiudicatezza politica - viene dipinto in quest’operazione come vicino nientemeno che alle teorie (ereticali) del Dupuis. Si misconosce che Papa Giovanni Paolo II dedicò l’Angelus del 1 ottobre 2000 alla Dichiarazione Dominus Jesus, e già rispondeva: “che l’ho voluta io, che è perfettamente conforme al mio pensiero”[2], come riportato anche nella testimonianza resa dal Card. Tarcisio Bertone, allora Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede. Nella stessa sede (il libro “L’ultima veggente di Fatima”) il porporato testimonia anche l’interessante genesi del suddetto documento: al medesimo Pontefice erano pervenute numerose testimonianze da missionari di tutto il mondo, secondo le quali la marea ecumenista stava provocando un danno al vigore missionario[3].
I fautori del Vaticano Terzo infatti hanno in speciale antipatia la Dichiarazione Dominus Jesus, vista come un testo che volle porre, pur coi limiti dei testi di compromesso, un freno ai loro progetti di estrema dissoluzione dei contenuti della fede. Il dissenso non si limita a parti accidentali o a ciò che potrebbe in certa misura essere ancora una questione aperta, ma si scatena proprio
sul contenuto di fondo, ovvero sull’unicità della salvezza in Gesù Cristo e per mezzo di Lui solo, diffondendo di fatto l’aperta eresia. Tale contestazione, che cova sommessamente sotto la cenere da anni (nel febbraio 2011 la nostra rivista scrisse L’Osservatore Romano attacca la “Dominus Jesus” e l’ “Ecclesia Dei”? - qui), coinvolge anche l’altro testo connesso alla problematica e purtroppo noto quasi solo fra specialisti, la Notificazione sul libro del Père Dupuis[4]. Su quest’ultima ci soffermeremo, essa infatti - più concisa della Dominus Jesus, cui si riconnette, e forse più puntuale - usa delle espressioni che hanno la “colpa” di un certo coraggio dottrinale e di certa nettezza espressiva. Affermazioni che non a caso hanno attirato i violenti strali della “Scuola di Bologna” ed anche di chi - su famiglia e matrimonio - vorrebbe giustificare teologicamente il divorzio tra il Vangelo di Cristo e un nuovo “soffio dello Spirito”. Un disegno teologico (o meglio ideologico) piuttosto ampio.

Il Père Dupuis e la condanna delle dottrine eretiche

Il Padre Jacques Dupuis, gesuita, nasce in Belgio nel 1923. Il religioso passa una gran parte della sua attività in India, dove si interroga sulla questione della salvezza per coloro che si trovano fuori dalla Chiesa cattolica, nasce così un interesse per la cosiddetta “teologia (anche dove non c’è teologia) delle religioni non cristiane”. Nel 1984 viene chiamato ad insegnare in Gregoriana, ricevendo anche la nomina di consultore del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. Complice il prestigio dell’insegnamento in tale Ateneo, il suo pensiero “teologico” acquista notorietà e consensi nell’Urbe e non solo, fino al 1997 quando pubblica il suo “Verso una teologia cristiana del pluralismo religioso”. È il momento in cui il Padre Dupuis fa il “salto di qualità” a dire di tanti colleghi non certo ostili alla figura del gesuita; è infatti il momento in cui il passaggio verso le posizioni del “pluralismo inclusivo” o “inclusivismo pluralista” che dir si voglia si fa netto. Non impressionino tali termini, il cui contenuto - benché in continua evoluzione interpretativa - spiegheremo più avanti; per ora notiamo solo che essi, se da un lato sono utili ai teologi per catalogare le linee di pensiero (anche eterodosse), dall’altro servono anche a contrabbandare come “teoria sostenibile fra le tante” quel che invece è eresia pura e semplice[5].
Premettiamo che per la dottrina della Chiesa non è impossibile la salvezza al di fuori dei confini visibili della Chiesa cattolica, e - senza aspettare la scoperta delle Americhe, né gli odierni teorici dell’ “inclusivismo pluralista” - già San Tommaso ne parla[6], ma tale unione a Cristo Salvatore avviene “malgrado” l’appartenenza alle false religioni. Ovvero l’appartenenza ad esse non è assolutamente causa di salvezza, perché esse non sono strumento della grazia di Cristo, anzi in sé esse sono un ostacolo alla salvezza. È vero tuttavia che accidentalmente in esse possono essere presenti alcune verità in quanto derivate dalla Rivelazione primitiva, dalla legge naturale o anche da un non impossibile intervento soprannaturale (quoad modum) in singoli casi non riconducibili alla falsa religione in quanto tale, come nel caso tradizionalmente ammesso delle Sibille pagane, che su Cristo poterono profetizzare il vero. Mai però l’intervento divino accredita tali false religioni, ma solo permette che in esse permangano dei barlumi di verità, perché sia facilitato l’abbandono dell’errore e si entri - o almeno si abbia il desiderio anche solo implicito di entrare (cfr. Mystici Corporis) - nell’unica Arca di salvezza: la Chiesa Cattolica, Apostolica e Romana, ovvero l’unica società soprannaturale visibile che sia mediatrice di salvezza.
 
Cos’è dunque il cosiddetto “pluralismo inclusivo” o “inclusivismo pluralista” del Dupuis, che Enzo Bianchi - di fresco nominato Consultore al Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani - elogiò su Avvenire del 22 settembre 1997 : “preziosissimo contributo, quasi una guida, una bussola, che può orientare il cammino della teologia cristiana di fronte al terzo millennio entrante”? In cosa consiste tale dottrina che anche la “Scuola di Bologna” apprezza e propaganda con tanto entusiasmo?
Come sa bene chi conosce la tattica dei modernisti, essi raramente affermano in maniera chiara ciò che è apertamente condannato dalla Chiesa, insinuano piuttosto contenuti pericolosi per il dogma - anche ritrattandosi se necessario in altri contesti - per poi tornare all’attacco con una dose di veleno ancora maggiore. Spessissimo poi fanno uso del dato soggettivo-immanente, concentrando l’analisi più che sul significato delle parole o dei testi, sulle intenzioni interne (ed insondabili) degli autori, peraltro elasticamente (ed utilmente) interpretate.
 
Fatta questa premessa e venendo al Père Dupuis, siccome il suo cuore lo conosce solo Dio e siccome tante delle recenti esternazioni-interpretazioni in proposito di Alberto Melloni[7] non sono pienamente verificabili anche per la morte dell’autore, ci si deve attenere - come sempre in questi casi - al solo dato oggettivo. Tale è sempre stata l’attitudine del Sant’Uffizio, che condanna o approva il senso oggettivo delle frasi scritte o dette. Se poi l’autore aveva diverso intento o si è espresso male, meglio così, vorrà dire che la sua colpa è minore o anche nulla, ciò non toglie che un testo possa essere eretico e quindi dannoso per la fede, conseguentemente da sanzionare pubblicamente. Se poi l’autore è onesto, egli può ritrattarsi, accettare la dottrina cattolica nella sua chiara formulazione tradizionale e, se non ha mai voluto corromperla, sarebbe anche cosa buona che si scusasse umilmente con la Chiesa - Fenelon lo fece dal pulpito - per l’involontario danno arrecato alle anime. Aggiungiamo anche, se proprio si vuol restare su questo terreno soggettivo, l’affermazione che fece lo stesso Jacques Dupuis, il quale dopo l’accettazione della Notificazione del 2001, confermava la “sua volontà di rimanere fedele alla dottrina della Chiesa e all’insegnamento del Magistero”[8].
Facendo ora astrazione dalle disposizioni interne del citato gesuita, il cui interesse - a dispetto della strumentalizzazioni che ne fa la fazione progressista - è in sé alquanto relativo, notiamo che il “pluralismo inclusivo” del testo in questione non solo cerca di spiegare le vie misteriose di Dio, che non disdegna d’offrire una certa possibilità di salvezza anche ai non cattolici, ma addirittura apre la strada a vie di salvezza che non passerebbero da Gesù Cristo. Tali vie - non ultima quella dell’induismo, ben nota al Dupuis - sarebbero possibili in virtù di una strana opera universale del Verbo così come di quella dello Spirito. Le false religioni nemmeno sarebbero più strumenti da includere - con tesi in sé già degna di censure - nel progetto salvifico di Cristo che si servirebbe di esse in quanto tali per infondere la grazia, ma addirittura ci si avventura in una idea di “complementarietà” delle altre religioni rispetto al Cristianesimo. Sarebbe come se la salvezza, attraverso il Verbo e lo Spirito, si rendesse possibile anche nelle false religioni non solo “malgrado esse”, come dice la retta dottrina; non solo “servendosi di esse, benché non principalmente”, come dice certo “relativismo moderato” definito (eufemisticamente) “cristocentrismo inclusivo”; ma addirittura “attraverso esse” in quanto “vie complementari” - di fatto alternative - alla salvezza attraverso Gesù Cristo. Siamo di fronte alla ricerca di fondamento speculativo per una struttura che appare piuttosto una sorta di relativismo “inclusivo-panteistico”. Il père Dupuis - con una certa coerenza interna - giunge ad interrogarsi sul come e sul quando si realizzerà l’auspicata “convergenza universale” di tutte le religioni, ma usa anche espressioni sulla “complementarietà reciproca” e sull’effettivo “arricchimento e trasformazione reciproci” che tali religioni possono apportare al Cristianesimo e ciò non solo in un ordine meramente socio-culturale, ma addirittura nell’ordine soprannaturale della salvezza[9].

La condanna delle eresie connesse all’opera del Dupuis

Il 24 gennaio 2001, dopo lunga analisi e con parole che non mancano di trovare scusanti soggettive per l’autore, per ordine di Papa Giovanni Paolo II, il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede all’epoca Card. Ratzinger, “con l’intento di salvaguardare la dottrina della fede cattolica da errori, ambiguità o interpretazioni pericolose” - si legge nel Preambolo -, firma la Notificazione a proposito del libro del P. Jacques Dupuis, s.j., “Verso una teologia del pluralismo religioso”.
La Notificazione con toni abbastanza chiari (i grassetti sono nostri) afferma dapprima che “Deve essere fermamente creduto che Gesù Cristo, Figlio di Dio fatto uomo, crocifisso e risorto, è l’unico e universale mediatore della salvezza di tutta l’umanità” (n. 1). In seguito - gli errori del père Dupuis alterando, più o meno indirettamente, anche la dottrina dell’unione ipostatica e della Divinità di Cristo - ribadisce: “Deve essere pure fermamente creduto che Gesù di Nazareth, Figlio di Maria e unico Salvatore del mondo, è il Figlio e il Verbo del Padre. Per l’unità del piano divino di salvezza incentrato in Gesù Cristo, va inoltre ritenuto che l’azione salvifica del Verbo sia attuata in e per Gesù Cristo, Figlio incarnato del Padre, quale mediatore della salvezza di tutta l’umanità. È quindi contrario alla fede cattolica non soltanto affermare una separazione tra il Verbo e Gesù o una separazione tra l’azione salvifica del Verbo e quella di Gesù, ma anche sostenere la tesi di un’azione salvifica del Verbo come tale nella sua divinità, indipendente dall’umanità del Verbo incarnato” (n. 2).
 
Si dichiara che non v’è nessuna complementarietà delle altre religioni nella via della salvezza poiché : “la rivelazione storica di Gesù Cristo offre tutto ciò che è necessario per la salvezza dell’uomo e non ha bisogno di essere completata da altre religioni” e che è “contrario alla fede della Chiesa sostenere che la rivelazione di/in Gesù Cristo sia limitata, incompleta e imperfetta” (n.3).
Come pure è anche “contrario alla fede cattolica considerare le varie religioni del mondo come vie complementari alla Chiesa in ordine alla salvezza” (n.6). Né tantomeno “ha alcun fondamento nella teologia cattolica ritenere queste religioni, considerate come tali, vie di salvezza, anche perché in esse sono presenti lacune, insufficienze ed errori, che riguardano le verità fondamentali su Dio, l’uomo e il mondo” (n. 8).
Né si può parlare di un “soffio dello Spirito Santo” che oltrepassa il Vangelo e va “oltre” Gesù Cristo e le Sue parole di vita eterna: “ La fede della Chiesa insegna che lo Spirito Santo operante dopo la risurrezione di Gesù Cristo è sempre lo Spirito di Cristo inviato dal Padre, che opera in modo salvifico sia nei cristiani sia nei non cristiani. È quindi contrario alla fede cattolica ritenere che l’azione salvifica dello Spirito Santo si possa estendere oltre l’unica economia salvifica universale del Verbo incarnato” (n.5).

Un testo ingombrante
È risaputo che i nemici della Notificazione sul libro del Dupuis non amano nemmeno la Dominus Jesus, ma la Notificazione, per alcune laconiche condanne di ciò che è “contrario alla fede cattolica” e per certe affermazioni circoscritte di ciò che “deve essere fermamente creduto”, rimane per essi il testo forse più odioso degli ultimi anni. E ciò ben aldilà delle mere disquisizioni teologiche sul pensiero del gesuita belga. La posta in gioco è molto più alta e al contempo più concreta. Basta rileggerla rapidamente - è anche corta - per rendersene immediatamente conto (qui il testo).
L’odio recentemente riversato su tale testo, infatti, ha anche una ragione di più scottante attualità. Le note insostenibili tesi che si volevano imporre al recente Sinodo della famiglia, come è noto, sono state precedute anche da un lavorio “teologico” che permettesse di “oltrepassare” l’ostacolo delle troppo chiare parole di Cristo. Era necessario ipotizzare un “soffio dello Spirito” che salvasse gli uomini “aldilà” di quello che loro chiamano l’ “evento Cristo”, permettendo così di andare “oltre” le parole del Vangelo. Non a caso la “veste teologica” che si voleva dare a certe tesi sinodali sull’accesso indiscriminato all’Eucarestia - coraggiosamente bocciate, almeno nel 2014 - era quella di fare un parallelismo con la “larghezza” delle vie di salvezza dei non cristiani. “Vie” che potrebbero andare in certo modo anche “oltre Cristo” (pur salvando la facciata di qualche eventuale riferimento a Lui) e “oltre la Sua legge”... Tali discorsi sono stati apertamente tenuti in sede soprattutto pre-sinodale (si veda anche la presentazione del giugno 2014 del Documentum laboris) ed hanno la loro lontana radice dottrinale anche in quella nozione di salvezza e di grazia che la Notificazione condanna. In effetti il documento afferma che un vago “soffio dello Spirito” - non “Santo”, perché separato da Cristo e dal Suo Vangelo che non possono mai essere “oltrepassati” - non è e non sarà mai causa di universale salvezza. Ne consegue quindi almeno un ridimensionamento indiretto per le altre teorie derivate dallo “spiritualismo panteista”, tanto caro a certa letteratura tedesca.

Quanto all’apparente successivo ritorno del père Dupuis agli errori che già aveva riprovato, pur non essendo il dato da escludere, è tuttavia da sfumare rispetto alla strumentalizzazione della pubblicistica attuale; tante affermazioni si fondano infatti su testi che l’autore non pubblicò in vita. Ricordiamo anche che la Notificazione, “approvata dal Santo Padre [Giovanni Paolo II] nella Udienza del 24 novembre 2000, è stata presentata al P. Jacques Dupuis, e da lui è stata accettata. Con la firma del testo l’Autore si è impegnato ad assentire alle tesi enunciate e ad attenersi in futuro nella sua attività teologica e nelle sue pubblicazioni ai contenuti dottrinali indicati nella Notificazione”[10].
In conclusione va sottolineato che il problema coinvolge tutta la Chiesa, ben aldilà delle personali vicende del complesso gesuita. A coloro che usano il defunto per manovre politico-ideologiche, rispondiamo: Iam parce sepulto. Va anche detto infatti che la pertinace ostinazione nell’errore e nell’eresia che di fatto gli si attribuisce può godere forse di eventuali attenuanti, mentre di tale benevolo privilegio non gode l’ostinazione di chi sfrontatamente continua oggi a difendere tesi anche severamente condannate, fino ad opporsi sulle pagine dei più importanti quotidiani ed anche in autorevole sede teologica - con perseveranza luciferina - all’evidenza della dottrina cattolica.
La Redazione di Disputationes Theologicae
29 gennaio 2014, San Francesco di Sales
 

Video of Franciscans of the Immaculate Seminary the day it was shuttered by Commissioner Volpi : When will the mainstream media demand answers?

 RORATE EXCLUSIVE

Video of Franciscans of the Immaculate Seminary

the day it was shuttered by Commissioner Volpi

When will the mainstream media demand answers?



On December 8, 2013, the Feast of the Immaculate Conception,
the the Theological Seminary of the Immaculate Mediatrix
(STIM) of the Franciscans of the Immaculate (FI) was closed by
 their Apostolic Commissioner, Fr. Fidenzio Volpi. On the same
 day, one of the friars filmed the entire day, which presents the
way of life in that same seminary.


Volpi meets with Pope Francis the day the seminary was closed.

 










This footage was then kept in secret, witness of
something no longer tolerable to those in power,
unseen until now.



In this Year of the Consecrated Life, on the Feast of the
Purification, which is seen as the Feast of the Consecrated
Life, Rorate has obtained this video exclusively, making
public a  contradiction that has been hidden up to now for
the safety of those involved.


With all the problems and scandals in the religious life
in our times, which seem to be deemed praiseworthy by
 the  highest authorities, what you'll see in this video is
what they find so unacceptable, so horrific, so dangerous
that it had to be stomped out and crushed as "specifically
 ordered by the Vicar of Christ," Pope Francis.
Punishment and suppression -- and with no trial.

But perhaps our Lady, on her feastday, is offering a
vision very different to that which seems to
dominate presently in the Church -- a vision of
the consecrated life which is, as Simeon says of
Christ, a sign of contradiction.
A great number of the friars seen in this film
have had to flee after the closing of the seminary,
 having found themselves in a new atmosphere
 of doctrinal corruption and moral relaxation,
 of the disintegration of the religious observance
they had avowed themselves to maintain on pain
of grave sin.
We say "flee" because it's true. We hear from
numerous FI saying how they are in danger,
how another Friar they know will speak with us
 "once they're safe" meaning in a new diocese
with a friendly bishop. You'd think they were
fleeing 16th Century England and the Tower
-- but this form of priest hunting is so much
more dangerous as it comes from within.
Watch the video.
Spread it far and wide.
And pray to our Lady today to make good
of this nightmare and grant these good men
peace at last.

 


Note: the music in this film is sung by the former STIM seminarians,
 

Vatican officials assume that the dead are visible on earth : Vicariate will allow the Traditional Latin Mass for only those who use the Marchetti inference

According to the Comitato dell Immacolata when the relatives of Fr.Stefano Manelli, took Fr.Volpi to court for suggesting that they were involved in some financial wrong doing he denied it.It was good that the issue ended peacefully.
Now we know that Fr.Volpi wants the Franciscans of the Immaculate to accept Vatican Council II as a rejection of the dogma extra ecclesiam nulla salus.While Cardinal Muller would want the lay members of the Manelli family to do the same i.e accept Vatican Council II as a break with the centuries old interpretation of the dogma.
The Franciscan Sisters of the Immaculate have announced ( via Rorate Caeli) that they accept all the documents of Vatican Council II and they reject the secular media's interpretations.The secular left media in Italy rejects the dogma extra ecclesiam nulla salus, the Syllabus of Errors etc.The dogma is also rejected by Cardinal Muller and the two popes.
So how can there be a reconciliation?






The Manelli families must now ask if Cardinal Muller expects them, lay people, to accept Vatican Council II with the Marchetti irrationality.
 
Also does Cardinal Braz de Avez and Fr.Volpi expect the Franciscans of the Immaculate to assume that  persons in Heaven saved in invincible ignorance and the baptism of desire are objective exceptions to extra ecclesiam nulla salus as it was known over the centuries? This was Cardinal Francesco Marchetti's original mistake.
1) Why does the Vatican want them to interpret Vatican Council II with an irrational premise?
2) Why do they have to interpret extra ecclesiam nulla salus with this irrational premise?
This is not normal. How can the Manellis teach this to their children?
Why must Masonic ideology be imposed on Catholics?
The Manellis are expected by the Vatican to infer that there are known exceptions to extra ecclesiam nulla salus when we personaly do not know of any such case.
Is it legal for Vatican officials to assume that the dead are visible on earth. Can this be expected from responsible persons?This is not the common reality.
The issue is not  Catholic teaching only, it is not about dogma and doctrines only but if responsible Vatican officials can assume that the dead are visible on earth, and then impose this view on Catholics in general and the Manelli family members, religious and lay.

Ask the Rome Vicariate if they will allow the Traditional Latin Mass to be offered by only those priests who use the Marchetti inference.
Basically they have to tell the Vicariate and the Vatican that they personally do not know of any exception to the dogma and no magisterial document makes this claim before 1949.
It was only after the error of Cardinal Marchetti that the Vatican infers that the dead are visible to be exceptions to extra eccelesiam nulla salus and Tradition.

This issue cannot be discussed by Catholic bloggers and websites (Rorate Caeili, Fr.Z etc) since Jewish Left sources are threathening them with anti-Semitic laws. They consider the dogma anti-Semitic.Italians Corrado Gnerre and Roberto de Mattei are employed by the Legionaries of Christ university in Rome...Even Cardinal Raymond Burke will not comment on this.
Conferences on extra ecclesiam nulla salus world wide are prohibited and now the Franciscans of the Immaculate have to accept Vatican Council II using he Marchetti inference , so that the Council becomes a break with the dogma - and this cannot be discussed!
-Lionel Andrades

Ave Maria executada em flauta peruana, por Daniela de Santos



Please go directly to Youtube  :  Ave Maria executada em flauta peruana, por Daniela de Santos


http://youtu.be/PpjBOmJUahs

We can interpret the Catechisms and Vatican Council II without the oversight of the magisterium







The issuing  of the Catechism of the Catholic Church of Pope John Paul II was in a sense a sad time for the Church.Since the pope had to submit to the Jewish Left political pressure and approve the irrationality of the Marchetti inference.The 1949 Letter of the Holy Office was cited as a  reference in the Catechism  and its influence can be seen in the vagueness  of CCC 846 (Outside the Church there is no salvation) and the irrationality of CCC 1257 ( the Necessity of Baptism).So that Catholics would be kept completely in the ignorance the text of the dogma on exclusive salvation in the Church was not included in the Catechism. This was a big victory for the Masons and the rest of the Jewish Left.It was a victory for Satan.
The Catholic Church, in the name of Vatican Council II, interpreted with the irrational Marchetti inference, had thrown away a dogma defined by three Church Councils, an infallible teaching.
Catholics were not to be told that without the 1949 inference, Vatican Council II would be at home with the dogma extra ecclesiam nulla salus, with what the secular media called 'the rigorist interpretation'.
They were allowed to assume that Vatican Council II contradicts the Nicene Creed , 'I believe in one baptism' for something new.It is now I believe in many baptisms for the forgiveness of sins and these are baptisms without water.They are 'seeds of the Word'(AG 11),invincible ignorance(LG 16) ,elements of sanctification and truth'(LG 8),imperfect communion with the Church (UR 3), a ray of the Truth(NA ) etc.
All this was possible not because the text of Vatican Council II says that there is baptism without water but because of the Marchetti inference, which says they are exceptions to the baptism of water.
 
Marchetti,Cushing,and Courtney Murray were saying all salvation in Heaven with the baptism of desire or in invincible ignorance referred to exceptions to the dogma. The Catechism accepts this.They were implying that for these cases to be exceptions, they would have to be known.The Catechism accepts this.Since they are known on earth, though in Heaven,they become explicit exceptions.The Catechism accepts this.
So today for Catholics, persons in Heaven are living exceptions to the dogma, the Catechism teaches.
To deny a defined dogma and to change the Nicene Creed is first class heresy and this is what Marchetti did with the approval of the magisterium.The magisteriuim since 1949 has been teaching heresy, and it has not been corrected in the Catechism of the Catholic Church.
We can still use the Catechism as a reference guide but be aware of the objective errors and accompanying fantasy theology on salvation.In this sense it is a political document.
 
The reference to implicit desire and invincible ignorance in the Catechism of Pope John Paul and Pope Pius X can be accepted.However we must not infer that these cases refer to living, known persons in 2015 or that they exclude  the baptism of water.So yes, a person can be saved in invincible ignorance (LG 16) but it would be followed by the baptism of water, this is the dogmatic teaching.Yes a person can be saved in invincible ignorance or the baptism of desire but these are hypothetical cases for us and are not defacto, explicit exceptions in 2015 to extra ecclesiam nulla salus.
In this way we interpret the Catechism and Vatican Council II without the oversight of the present magisterium and, according to Tradition in general and extra ecclesiam nulla salus, in particular.
-Lionel Andrades

There is so much of confusion since Cardinal Marchetti Selvaggiani (1949) inferred that the baptism of desire was an exception to the dogma extra ecclesiam nulla salus

The fruits of explicit for us baptism of desire and not implicit for us baptism of desire
 
Elaine:
What is this explicit implicit thing? Baptism of desire is not a teaching of the Church. It doesn't help any living person whatsoever, rather it harms their faith, makes them lax, denies the doctrine of baptism, denies the need for church membership, denies Christ's words, denies the dogma of EENS, denies all the canons in Trent and makes the Church and God liars.

God is not hindered by lack of water. He gets all the elect baptism. There is no need for baptism of desire. God is not impotent. And He is not a liar.

There is a perfectly sound way to acknowledge the true teachings, the canons, Christ Himself, and honor our Almighty God in all of His divine mercy: God gets baptism for all His elect.
Elaine,
I agree with you in general.
There is so much of confusion since Cardinal Marchetti Selvaggiani (1949)inferred that the baptism of desire was an exception to the dogma extra ecclesiam nulla salus.
In other words there would have to be explicit cases in the present times for there to be an exeption to the interpretation of Fr.Leonard Feeney.
You and I know that in 2015 there is no explicit case of someone who will be saved without the baptism of water. We cannot meet or know an exception. So there is no baptism of desire exception to the 'rigorist ' and traditional interpretation of the dogma.
The baptism of desire is irrelevant.
So one can consider the baptism of desire as a possibility, known only to God, which will be followed by the baptism of water.

With or without the baptism of water ( for those who beleive that the baptism of desire offers salvation wihout the baptism of water) the baptism of desire is not visible, objective, explicit and known in personal cases.So it has nothing to do with the dogma. Cardinal Marchetti made an objective mistake in the Letter of the Holy Office.
Similarly Vatican Counc II's LG 16, LG 6, NA 2, UR 3 etc are not known in the present times and they would be followed with the baptism of water. They would have to be followed by the baptism of water since this is the de fide teaching.
So there is nothing in Vatican Council II to contradict extra ecclesiam nulla salus according to the Church Councils, popes, saints and Fr.Leonard Feeney of Boston.
 
Elaine:

What is this explicit implicit thing? Baptism of desire is not a teaching of the Church. It doesn't help any living person whatsoever, rather it harms their faith, makes them lax, denies the doctrine of baptism, denies the need for church membership, denies Christ's words, denies the dogma of EENS, denies all the canons in Trent and makes the Church and God liars.

Lionel:
: There is no explicit baptism of desire for us.No such case exists in our reality.So it has nothing to do with extra ecclesiam nulla salus.
We have to avoid the Marchetti inference.
__________________

Elaine:
God is not hindered by lack of water. He gets all the elect baptism. There is no need for baptism of desire. God is not impotent. And He is not a liar.

There is a perfectly sound way to acknowledge the true teachings, the canons, Christ Himself, and honor our Almighty God in all of His divine mercy: God gets baptism for all His elect.

Lionel:
Yes.
-Lionel Andrades